RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO PER INTERNATO DEGLI ALUNNI PIGMEI
Mission Catholique – Nduye Repubblica Democtatica del Congo
1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO
1.1 Descrizione del contesto in cui si sviluppa il progetto:
Il villaggio di Nduye (850 metri di altitudine, latitudine nord 1°29’) sorge a sinistra dell’omonimo fiume che scendendo a sud si getta nell’Epulu, sul fondo di una vallata boscosa che porta a Mambasa (60 km), cittadina della provincia orientale del Congo, nel distretto dell’Ituri. La sua superficie di circa 10.000 kmq., interamente ricoperta da foresta umida tropicale e sub-tropicale, è in parte compresa all’interno della Riserva Naturale Okapi (RFO).
La pista sulla quale si trova Nduye e che va da sud (Mambasa) a nord (Mungbere) è percorribile solo da biciclette, motociclette e da trattori. Questo spiega lo stato di isolamento e di preclusione allo sviluppo culturale, economico e sociale del villaggio e dei suoi abitanti.
1.2 Obiettivi del progetto:
Obiettivo Generale:
Nell’agosto 2014, in un raggio di 6 km. , è stato fatto un censimento per conoscere il numero dei bambini – Pigmei e Walese – in età scolare; il risultato ha rilevato che ci sono più di mille bambini che dovrebbero frequentare la scuola, ma solo 601 alunni frequentano effettivamente le due scuole elementari (Tshamunyonge – nome del capo villaggio al tempo di padre Longo – e Bernardo Longo).
La frequenza da parte degli alunni è spesso saltuaria a causa della distanza dalla scuola e della mancanza di strade agibili, in particolare durante il periodo delle piogge come bene documentano le foto allegate e molti alunni, un po’ alla volta lasciano definitivamente la scuola. Gli insegnanti si lamentano di questa situazione chiedono che si apra presto un internato (uno per le bambine e uno per i bambini) perché il lavoro socio-educativo possa portare risultati effettivi che rendano concreta la loro promozione umana e sociale.
Intervento specifico:
Ristrutturazione di 2 edifici esistenti, molto ammalorati, già in uso come internati negli anni 70’;
Acquisto lamiere per la copertura del tetto;
Riparazione del pavimento e del soffitto;
Sostituzione serramenti, porte e finestre;
Creazione di servizi igienici, adiacenti agli edifici, costituiti da 6 WC, 4 lavandini e 6 docce;
Arredamento dei locali con 25 letti a castello per un migliore sfruttamento dello spazio in ogni dormitorio.
1.3 Descrizione del progetto: attività e risultati attesi
Si prevede l’apertura di due internati per le bambine e i bambini Pigmei che vivono nei villaggi della foresta, per permettere loro di frequentare regolarmente in modo fruttuoso la scuola elementare.
In un primo tempo si pensa di accogliere 40 bambini e 20 bambine. Questo numero limitato permetterà di sperimentare metodi e strategie per trovare quelli più adatti all’ambiente, alla cultura e al carattere particolare degli ospiti: tipo di alimentazione, vestito, orario, attività scolastiche, ricreative e iniziazione al lavoro agricolo e domestico (per le bambine)… Nello stesso tempo ci sarà modo di preparare il personale, soprattutto i direttori, i sorveglianti, i maestri di lavoro.
L’internato dei ragazzi ha una possibilità di accoglienza di almeno 100 bambini e quello delle ragazze di 60; in breve tempo i posti disponibili saranno esauriti. C’è già tanto entusiasmo soprattutto nei genitori. Alcuni già hanno manifestato il desiderio di imparare a leggere e scrivere e chiedono di aprire un corso di alfabetizzazione.
I genitori avranno con i responsabili della missione un rapporto più vero, umano e si sentiranno coinvolti nel processo di formazione dei loro bambini. A loro volta si apriranno ai valori che si vogliono trasmettere ai loro figli.
Inoltre questo progetto favorirà il volontariato e la produzione agricola, dato che si chiede ai genitori dei bambini un contributo con il lavoro gratuito nei campi dell’internato e, nello stesso tempo, si compererà da loro il cibo necessario per nutrire i ragazzi ospitati.
1.4 Costi del progetto:
Gli edifici e gli impianti di servizio verranno realizzati impiegando manodopera locale con il supporto di volontari italiani, recuperando le pietre delle precedenti costruzioni da demolire parzialmente e acquistando in zona i materiali edili necessari (cemento, legname, lamiere, …), i servizi igienici (wc, lavandini, docce, …) e le cisterne per raccogliere l’acqua piovana indispensabile per i servizi stessi. Le finestre, le porte e gli arredamenti interni in legno verranno fatti fabbricare nelle falegnamerie del Centro Missionario.
Il costo complessivo per l’intera opera è di computato in 29.090,00 euro.